Salita lunga e faticosa fino al bivacco Sigot, poi più diluita. Itinerario molto panoramico, che non presenta particolari difficoltà tecniche. Non sono presenti fontane, ma alcuni corsi d’acqua (da purificare). Vista a 360° dalla cima.
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Lasciata l’auto al termine dell’asfalto, prima del ponte che conduce A Grange della Valle (1796 mt), si passa accanto alla colonia alpina Viberti, per arrivare al rifugio Levi-Molinari (1854 mt). Da qui, si prende a salire lungo il sentiero che costeggia in alcuni tratti un ruscelletto, per poi prendere a salire in maniera decisa con ripidi tornanti nel bosco, che via via si dirada.
Lasciata sulla sinistra la deviazione che conduce al monte Chabriere, si prosegue nella salita fino ad arrivare a fiancheggiare la Coma delle Monache (2567 mt), con a destra l’omonimo lago (o quel che ne rimane).
Dopo una breve discesa, il sentiero riprende a salire ai piedi di un costone sormontato da tre caratteristiche aguzzi torrioni, proseguendo poi a mezzacosta con scorci di quello che resta di un vecchio ghiacciaio sulla sinistra. Un’ulteriore ripida salita conduce al bordo di un’ampia conca, dove si trova il bivacco intitolato a Mario Sigot, un alpinista deceduto nell’inverno del 1994 nel corso di una salita alla Grand’Hoche (1910 mt). Da qui la vista spazia sulla media e bassa val di Susa, fino alla collina di Torino. Sulla destra la cima Sommeiller, a fianco di due guglie.
Si prosegue in falsopiano lungo l’ampio vallone detritico, un tempo occupato dal ghiacciaio, di cui restano solo ancuni nevai e l’invaso del lago Galabra. Passati accanto a vecchi baraccamenti militari, in un’ambiente lunare, si sale fino al Passo Medidionale dei Fourneaux (3060 mt). Da qui si procede in cresta attraverso sfasciumi ed eterogenei affioramenti rocciosi, con vista ampia, che spazia a sinistra sul vallone di Rochemolles. Lasciato il passo Settentrionale dei Fourneaux (3159 mt), si arriva agevolmente in cima (3333 mt), dove si trova un punto trigonometrico e un’anfratto in cui è situata una piccola statua della Madonna, che offre un minimo riparo in caso di forti venti.
In direzione nord, sul versante francese, vista sul ghiacciaio del Sommeiller, d’Ambin e Ferrant, ai piedi del Monte Niblè.
Ritorno per il medesimo itinerario della salita.