“Ho sempre avuto un debole per le lampadine. Non solo quelle a incandescenza, con il filamento di tungsteno avvolto dall’atmosfera di argon all’interno della sinuosa ampolla in vetro. Anche le piccole alogene, le multiformi insegne al neon, le più tecnologiche a led. Amo le candele, dalla tremula e delicata luce. O le lucciole che disegnano luminose curve tratteggiate nelle notti estive. E che dire della magia di una notte stellata, foriera di un’alba radiosa? Insomma, sono sempre stato coinvolto da una inconsapevole passione per le sorgenti di luce, grandi e piccole, naturali e artificiali. Sospinto da motivi altrettanto inconsci, ho scelto per la mia vita un’attività lavorativa dove in fin dei conti tutto gira sempre intorno a lei: la luce. E, allora, perché non dedicarle un libro? Sarà la protagonista di un viaggio, nello spazio e nel tempo, narrazione della sua vita. Che è anche la nostra.”