Immaginatevi sulla cresta di una cerchia di colline. Sul lato esterno, si estende la giovane Pianura Padana. Solo a nord, la cinta si apre sull’imboccatura di un’ampia valle, dalla quale discende una poderosa lingua di ghiaccio, che si estende a colmare il catino racchiuso dai rilievi ad anello che state percorrendo: un lago di ghiaccio, spesso diverse centinaia di metri, esteso per un raggio di decine di chilometri.
Era questo il panorama che avreste potuto apprezzare decine di migliaia di anni fa. Ora, al posto del ghiaccio, restano a ricordarci il passato decine di laghi e, a cingere una fertile pianura, un anfiteatro di alte colline, possenti mura di un castello ormai abbandonato.
Una cerchia collinare che si estende in un abbraccio circolare, da scoprire in una settimana, con una quota compresa tra i 1000 e i 300 metri d’altezza, ricoperta da fitti boschi, che racchiude all’interno una piana generosa, costellata di numerosi laghi di origine glaciale, dalle svariate forme e dimensioni.
Un territorio da gustare lentamente, nel senso letterale del termine, per le sue eccellenze gastronomiche ed enologiche. Una terra che trasuda di storia, partendo da quella più remota, che l’ha plasmata con il lento e possente lavorio del gelo, sino a quella più recente, che narra di una civiltà industriale visionaria e innovativa.