Monte Musine’
percorso
Che Torino sia considerata una città magica è risaputo ai più. Non poteva pertanto esimersi di esserlo anche il monte più vicino, situato all’imbocco della Val di Susa.
Dischi volanti, basi aliene, ruscelli che scorrono verso l’alto, strani bagliori, raduni di streghe: una breve ricerca sulla rete sarà in grado di saziare ogni vostra curiosità.
Ma il Musinè è anche interessante (e piacevole) per un’escursione in ogni mese dell’anno. Dal campo sportivo (o dal cimitero, fate voi…) di Casellette, una breve salita su strada lastricata, con a lato piloni della via Crucis, vi condurrà al Santuario di Sant’Abaco. Da qui parte il sentiero che si inerpica ripido sulla soleggiata cresta sudest.
Complice la scarsa copertura arborea, il panorama si fa via via più grandioso, per raggiugere l’apoteosi sull’ampia cima, dove svetta un’imponente croce in cemento armato. Una tavola di orentamento vi aiuterà nel distingure le montagne attorno a voi.
Il ritorno per la medesima via dell’andata, che non consiglio. Meglio dirigersi nel bosco in direzione nord, per poi scendere nella conca che riporta al punto di partenza.
Sconsigliati i mesi più caldi, per la bassa quota e l’esposizione al sole. Itinerario perfetto per le limpide giornate invernali. Portatevi acqua; tranne che alla base della salita, non ci sono fontane.